No, Donald Trump non ha invitato la leader dell'estrema destra tedesca alla Casa Bianca
 
                        Diversi post su X e Facebook hanno affermato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha invitato alla Casa Bianca Alice Weidel, la leader del partito di estrema destra tedesco, Alternative für Deutschland (Afd).
“Donald Trump ha ufficialmente invitato Weidel e l’AfD a Washington”, ha scritto un utente di X in un post e altri account pro-AfD hanno rilanciato la stessa affermazione.
Ma Weidel è stata davvero invitata alla Casa Bianca? Non esattamente.
A invitare Weidel è stata la deputata Anna Paulina Luna
Il 26 ottobre, la deputata repubblicana statunitense, Anna Paulina Luna, ha invitato Weidel a Washington tramite un post su X.
“Prenda in considerazione l’idea di venire con una delegazione dei membri dell’AfD a Washington”, ha scritto. “Vorrei ospitarla insieme ad altri membri del Congresso".
Il giorno successivo, Weidel ha risposto dicendo che avrebbe contattato Luna per discutere come “realizzare l’incontro”.
Il 29 ottobre, Luna ha dichiarato di aver incontrato Anna Rathert, deputata dell'AfD, aggiungendo che avrebbe ospitato una delegazione AfD per un incontro a dicembre.
Un portavoce di Luna ha confermato al team di The Cube che la deputata era disponibile a incontrare Weidel.
Finora né l’AfD né la Casa Bianca hanno risposto alle richieste di Euronews di commentare la notizia.
L'invito di Anna Paulina Luna non è diplomazia ufficiale
Qual è la differenza tra un invito da parte di un membro del Congresso e un invito ufficiale della Casa Bianca?
Secondo USAGov, il sito ufficiale del governo statunitense, gli incontri avviati da singoli membri del Congresso sono considerati attività politiche di parte e non diplomazia ufficiale.
Solo l’esecutivo degli Stati Uniti, cioè la Casa Bianca e il presidente, può condurre relazioni governative con attori politici stranieri. Un invito come quello di Luna non implica alcuna presa di posizione del governo statunitense.
I membri del Congresso possono sostenere o criticare la politica estera, secondo il Congressional Research Service, ma non possono condurre diplomazia ufficiale.
Per l’AfD, l’invito di Luna rappresenta un segnale di avere alleati nel sistema politico statunitense, ma non equivale a una posizione ufficiale del governo degli Stati Uniti.
I rapporti tra il movimento Maga e l'AfD
Nonostante non abbia ricevuto un invito da Trump in persona, l’AfD ha cercato di rafforzare i rapporti con l’amministrazione statunitense.
A settembre, la vice-leader di partito, Beatrix von Storch, ha dichiarato in un post su X di aver avuto colloqui con rappresentanti dell’Ufficio del Vicepresidente e del Dipartimento di Stato. La Casa Bianca non ha confermato pubblicamente l’incontro.
In un’intervista alla radio svizzera Kontrafunk, von Storch ha detto che i colloqui si sono concentrati sulla libertà di espressione e che i rappresentanti degli Stati Uniti erano interessati alle “restrizioni sulla libertà di parola e alla censura in Germania”.
A gennaio il co-leader dell'AfD, Tino Chrupalla, ha partecipato alla cerimonia di insediamento di Donald Trump.
Poco dopo, il segretario di Stato statunitense, Marco Rubio, ha accusato Berlino di “tirannia mascherata” dopo che l’agenzia tedesca per la sicurezza interna aveva classificato l'AfD come "minaccia per la democrazia" per via delle posizione xenofobe.
La vicinanza tra AfD e movimento Maga è stata evidenziata anche dal sostegno di Elon Musk al partito durante le elezioni tedesche di febbraio.
Von Storch ha dichiarato che l'Afd e Musk condividono posizioni "contro l'islamizzazione, l'immigrazione e la cultura woke".
Musk ha anche partecipato a un comizio dell'AfD ad Halle, in Germania, dove ha detto che il partito era la "migliore speranza" per il futuro del Paese.
Prima di questo avvicinamento, l’AfD aveva criticato la politica estera di Washington e chiesto il ritiro delle truppe statunitensi dalla Germania, mettendo in discussione anche l'appartenenza alla Nato.
Today
 
            