Russia, terremoto di magnitudo 8.8 in Kamchatka con tsunami: allarme dal Giappone all'Alaska

Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito mercoledì mattina la penisola di Kamchatka, nel nord-est della Russia, innescando allarmi tsunami in numerose aree del Pacifico, dagli Stati Uniti al Giappone. Il sisma è tra i sei più potenti mai registrati sul pianeta. L'epicentro del sisma è stato individuato a circa 120 chilometri a sud-est della città russa di Petropavlovsk-Kamchatsky, che conta 180mila abitanti, nella penisola di Kamchatka.
Lo tsunami innescato nell'Oceano Pacifico dal violento terremoto al largo della Kamchatka ha causato inondazioni a Severo-Kurilsk, nelle Isole Curili russe settentrionali, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza. Le onde nella città russa hanno superato i 3 metri di altezza, secondo l'agenzia di stampa russa Ria Novosti quella più potente ha raggiunto i 5 metri.
Il sisma segue una serie di forti scosse verificatesi all’inizio di luglio nella stessa regione: la più intensa, di magnitudo 7.4, ha colpito a 20 km di profondità, 144 km a est della città di Petropavlovsk-Kamchatsky, popolata da circa 180mila persone.
Onda di 1.5 metri avvistata a Maui alle Hawaii
Come riporta la Cnn, secondo i dati della National Oceanic and Atmospheric Administration, a Kahului, sulla costa centro-settentrionale dell'isola di Maui, nelle Hawaii, è stata segnalata un'onda di tsunami di oltre un metro e mezzo.
Le prime onde dello tsunami provocato dal terremoto di magnitudo 8.8 in Kamchatka sono arrivate sulle coste della California nella tarda mattinata di mercoledì, con livelli d'acqua elevati a Crescent City, vicino al confine con l'Oregon. La città si trova lungo un tratto di circa 160 km di costa della California settentrionale che è oggetto di un'allerta massima tsunami. Si tratta di una zona ad alto rischio poiché la sua particolare geografia sottomarina ha la capacità di "incanalare l'energia delle onde", secondo il Servizio meteo. Nel resto della costa occidentale Usa è in vigore un avviso di tsunami.
Allarme Tsunami dal Giappone all'Alaska
Secondo il Centro di allerta tsunami del Pacifico, onde tra 1 e 3 metri sopra il livello del mare potrebbero interessare le coste di Hawaii, Cile, Giappone e Isole Salomone. In Russia e in Ecuador, si temono onde superiori ai 3 metri.
Il Centro nazionale di allerta tsunami con sede in Alaska ha lanciato l’allerta per alcune zone delle Isole Aleutine, mentre le autorità americane raccomandano cautela anche lungo la costa occidentale, inclusi California, Oregon, Washington e tutte le isole Hawaii.
Il ministero delle Risorse naturali cinese ha deciso di emettere l'allerta di livello giallo in seguito al violento terremoto di magnitudo 8.8. Lo riferiscono i media statali di Pechino, secondo cui la misura interessa la costa orientale del Paese.
L'allarme tsunami emesso dalle autorità giapponesi è stato ridimensionato per molte zone nel centro e nel sud del Paese: è quanto riporta l'Agence France Presse. L'allerta rimane ancora in vigore nelle prefetture settentrionali dell'arcipelago giapponese.
Il più forte terremoto dal 1952
La regione non è nuova a fenomeni sismici estremi. Nel novembre del 1952, un terremoto di magnitudo 9.0 in Kamchatka provocò onde alte oltre 9 metri alle Hawaii, causando gravi danni ma nessuna vittima.
Su Telegram la sezione locale del Servizio geofisico dell'Accademia russa delle scienze ha definito il terremoto un "evento unico", sostenendo che le scosse di assestamento potrebbero durare fino a un mese.
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