Tre Stati a guida repubblicana invieranno centinaia di guardie nazionali a Washington su richiesta di Trump

Sabato tre Stati a guida repubblicana hanno annunciato l’invio di centinaia di membri della Guardia Nazionale a Washington, D.C., su richiesta dell’amministrazione Trump. L’obiettivo è rafforzare il controllo federale sulla capitale, con una strategia mirata a contrastare criminalità e senzatetto attraverso un intervento straordinario.
La Virginia Occidentale ha confermato l’invio di 300-400 soldati, la Carolina del Sud ha promesso 200 riservisti, mentre l’Ohio invierà 150 unità nei prossimi giorni. Queste truppe si uniranno agli 800 militari già attivati nella capitale nell’ambito dell’ordine esecutivo firmato lunedì dal presidente Trump, che ha anche federalizzato le forze di polizia locali.
Trump ha giustificato l’iniziativa parlando di un’emergenza pubblica, accusando il governo cittadino di non essere in grado di garantire sicurezza e ordine. Tuttavia, i dati attuali mostrano che la criminalità violenta nella capitale è inferiore rispetto a quella registrata durante il suo primo mandato.
I governatori repubblicani coinvolti hanno espresso pieno sostegno alla misura. Il governatore della Virginia Occidentale ha dichiarato che il suo Stato è orgoglioso di stare al fianco del presidente per “restituire orgoglio e bellezza alla capitale”. Il governatore della Carolina del Sud ha precisato che le truppe saranno richiamate in caso di emergenze naturali, mentre il governatore dell’Ohio ha spiegato che i suoi uomini supporteranno le pattuglie di sicurezza già presenti.
Nel frattempo, migliaia di manifestanti si sono riuniti per protestare contro l’iniziativa. Marce e sit-in sono stati organizzati nei pressi della Casa Bianca, con slogan come “nessuna presa di potere fascista a Washington” e “no all’occupazione militare”. Molti partecipanti hanno espresso incredulità e rabbia per quella che percepiscono come una deriva autoritaria.
Le autorità locali hanno condannato il dispiegamento di truppe come una misura politica non necessaria. Secondo loro, non esiste una minaccia reale tale da giustificare un simile intervento. Inoltre, si teme che questa escalation possa portare a nuove tensioni sociali e a violazioni delle libertà civili.
Trump ha ribadito che l’intervento è motivato dall’esigenza di proteggere i lavoratori federali e l’efficienza del governo da ciò che ha definito una “violenza dilagante”. L’opposizione, però, continua a parlare di propaganda e abuso di potere, alimentando un clima di forte polarizzazione.
Today