Ungheria, Orbán: "Budapest non si farà trascinare dall'Ue nella guerra, no adesione dell'Ucraina"

In occasione dell'anniversario della Festa Nazionale in memoria della Rivoluzione Ungherese del 1848,** nel suo intervento Viktor Orbán ha condannato "l'escalation sconsiderata dell'Europa, avvertendo che l'Ungheria non si farà trascinare in una guerra che non è la sua.
"L'Europa si è tuffata a capofitto nella guerra tra Russia e Ucraina", ha dichiarato il premier Orbán, criticando la leadership di Bruxelles per aver dato priorità agli interessi stranieri rispetto al benessere nazionale: "l'impero - ha sottolineato - non vuole aiutare l'Ucraina, vuole colonizzarla". L'Ungheria, ha dichiarato ancora Orbán, non permetterà che le sue risorse vengano saccheggiate a questo scopo. "La nostra unica risposta può essere: Unione, ma senza Ucraina".
Nel corso del suo intervento il primo ministro ha sottolineato la crescente forza dei movimenti nazionali in Europa, citando le vittorie in Italia, Paesi Bassi e Austria come segni di un cambiamento in corso. "I patrioti del mondo occidentale si sono rafforzati. Si sono rafforzati e hanno vinto. Possiamo essere orgogliosi perché siamo stati gli araldi di questa lotta mondiale per la libertà, i suoi pionieri, e abbiamo aperto la strada", ha detto.
Orbán: l'Ungheria non è isolata nell'Ue
L'Ungheria non è isolata in Europa, ha sottolineato Orbán nel suo discorso nel Giardino del Museo di sabato: "Siamo isolati, lo hanno detto nel 1956, e poi noi ungheresi abbiamo buttato giù il primo mattone del Muro di Berlino, che ha portato la libertà in Europa".
Secondo Orbán la lotta per la libertà, proprio come nel '48, non è una questione solo ungherese, "la battaglia si sta combattendo per l'anima del mondo occidentale. Invece della pace, vogliono metterci al servizio degli dei della guerra". L'ungherese non combatte mai solo per se stesso, aggiunge il premier ungherese, ma anche per la sua nazione. Il popolo ungherese non può esistere senza due cose: la libertà e la nazione.
Nel suo discorso durante la festa nazionale a Budapest c'è spazio anche per attaccare gli oppositori politici e i critici del governo definiti "insetti". "Subito dopo l'incontro celebrativo di oggi, inizia la grande pulizia di Pasqua - ha dichiarato Orbán - Gli insetti hanno svernato".