Il Ruanda rompe le relazioni diplomatiche con il Belgio perché "schierato" nel conflitto nella RdC

Il Ruanda ha interrotto lunedì i rapporti diplomatici con il Belgio, a causa delle difficili relazioni tra i Paesi per i combattimenti in corso nella Repubblica Democratica del Congo (RdC).
I diplomatici belgi devono lasciare il Ruanda entro 48 ore, ha dichiarato in un comunicato il ministero degli Esteri ruandese, citando la "salvaguardia" degli interessi nazionali.
"Il Belgio si è chiaramente schierato in un conflitto regionale e continua a mobilitarsi sistematicamente contro il Ruanda in diversi contesti", si legge nel comunicato.
Il ministro degli Esteri belga, Maxime Prévot, ha definito la decisione di Kigali "sproporzionata" e affermato che il suo Paese, di cui l'ex Congo è stato una colonia fino al 1960, risponderà in modo adeguato.
Prévot ha sottolineato che tutti gli accordi di cooperazione governativa tra i due Paesi saranno annullati e i diplomatici ruandesi non saranno i benvenuti in Belgio.
Cosa ha portato alla rottura diplomatica tra Belgio e Ruanda
Alcuni Paesi, tra cui il Belgio, hanno criticato l'appoggio del Ruanda ai ribelli dell'M23, che negli ultimi mesi si sono impadroniti di Goma e Bukavu, le due maggiori città nell'est dell'RdC.
L'offensiva dei miliziani, che affermano di proteggere la popolazione congolese di etnia Tutsi, ha causato finora almeno 7mila morti e centinaia di migliaia di sfollati secondo le Nazioni Unite.
L'M23 è uno dei circa 100 gruppi armati che si contendono l'area al confine con il Ruanda, che è ricca di minerali cruciali per la tecnologia avanzata. Il governo della RdC, con il sostegno internazionale, ha accusato il Ruanda di sostenere i ribelli nel tentativo di controllare il territorio della zona.
A seguito di questa controversia, il mese scorso il governo ruandese ha annunciato la sospensione del programma di aiuti bilaterali 2024-2029 con il Belgio, sostenendo che Bruxelles stava sabotando l'accesso del Paese ai "finanziamenti per lo sviluppo".
In quell'occasione, Prévot aveva dichiarato che il Belgio avrebbe continuato a sensibilizzare l'opinione pubblica per trovare una "soluzione pacifica al conflitto nell'est della RdC".
La rottura delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi è avvenuta nello stesso giorno in cui l'Unione Europea ha annunciato nuove sanzioni, stavolta contro nove persone in relazione alle violenze nella RdC, di cui cinque di nazionalità ruandese.
Tra i soggetti sanzionati figurano il leader politico dell'M23, Bertrand Bisimwa, alcuni comandanti dell'esercito ruandese, l'amministratore delegato del Rwanda Mines, Petroleum and Gas Board e la raffineria d'oro Gasabo di Kigali, accusati di esportare illecitamente risorse naturali dal territorio congolese.
Lunedì, la RdC ha dichiarato che parteciperà ai colloqui di pace con il gruppo M23 in Angola martedì. Il governo di Felix Tshisekedi ha superato il tradizionale veto a negoziare con il gruppo armato, forse a causa delle difficoltà militari mostrate da inizio anno dall'esercito congolese.
Today